Cosa vuol dire fare editing (con me)
- Francesca Editor

- 14 apr 2024
- Tempo di lettura: 8 min
Aggiornamento: 28 lug 2024
Se sei arrivato o arrivata tra le righe di questo articolo è perché, probabilmente, è giunto il momento di editare il tuo romanzo, e magari ti piacerebbe farlo con me.
Se hai già letto alcuni dei miei articoli sul blog, saprai che vado sempre dritto al dunque; quindi, iniziamo!

Cosa vuol dire fare editing?
Editare il proprio inedito significa lavorare insieme a un* professionista con l’obiettivo di svilupparne le potenzialità e prepararlo per il mercato editoriale, sia che tu voglia pubblicare in self o proporti a una casa editrice.
Perché è necessario affrontare un editing anche se non si vuole pubblicare in self?
La risposta è molto semplice. Le case editrici cercano romanzi già corretti e revisionati, per motivi economici e di tempo. Editando il tuo manoscritto, aumenterai di tantissimo le possibilità di essere scelto o scelta con una candidatura spontanea.
Ogni editing è uguale?
La prima cosa da tenere a mente è che ogni editor affronta l’editing in modo diverso. Ci sono delle regole di base, degli aspetti comuni a tutti, ma poi ogni professionista adegua il proprio metodo al testo e all’autore che si trova di fronte.
Per questo motivo, il titolo dell’articolo di oggi è: “Cosa vuol dire editare un romanzo (con me)”.
Qui di seguito ti spiegherò quelli che sono i passaggi che seguo durante l’editing di un manoscritto (salterò tutte quelle che sono le fasi di pre-conoscenza del testo, di cui magari parlerò in uno dei prossimi post).
LETTURA INTEGRALE
La prima cosa che faccio è leggere l’intero romanzo.
Questo è uno step fondamentale: non posso mettere mano al testo se prima non ho letto con attenzione ogni scena, conosciuto ogni personaggio e familiarizzato con lo stile narrativo dell’autore o dell’autrice.
Durante la lettura integrale valuto se ci sono incoerenze o buchi di trama (che cerco comunque di individuare ancora prima, quando l'autore o l'autrice che vorrebbe lavorare con me mi racconta come si sviluppa il suo romanzo), cerco di capire se ci sono passaggi poco chiari o personaggi ambigui e altri elementi “macro” da risolvere.
Ma continuiamo ad andare per gradi.
IL MACRO EDITING
Dopo aver letto il romanzo nella sua interezza, mi confronto con l’autore o con l’autrice.
Il dialogo e lo scambio sono necessari e fondamentali durante tutto il processo di editing. È importante, per me, che ogni scambio avvenga liberamente e che la comunicazione sia priva di giudizi. L’obiettivo è lavorare in armonia: l’autore o l’autrice che affida a me il suo romanzo lo fa per realizzare il suo sogno e io sono quella spalla pronta a supportarl*.
Come avviene questo scambio? Via call, via mail o di persona.
Se ci sono problematiche a livello “macro” ne parliamo e troviamo le soluzioni più adatte al romanzo. Dopodiché, andiamo a portare le prime modifiche sul testo, controllando anche la strutturazione dei capitoli.
Durante tutto il processo di editing lavoriamo insieme tramite lo strumento “Revisioni” di Word, che ci permette di leggere in evidenza le modifiche che faremo sul manoscritto e di apporre commenti a lato del testo.
***Ricorda: io non lavoro da sola sul tuo romanzo, ma lo faccio insieme a te!
MICRO EDITING e I GIRI DI EDITING
La trama funziona, non ci sono buchi, tutto risulta coerente. Ottimo! Possiamo passare al cosiddetto micro editing.
Durante questa fase, quella che eseguirò è una correzione grammaticale, sintattica, morfologia, morfosintattica e fonosintattica. Mi occuperò del controllo lessicale e cercherò di uniformare lo stile. Inoltre, controllerò anche che tutti i dati che hai inserito nel romanzo siano corretti (es: il protagonista usa Facebook nel 2002, ma il social è nato nel febbraio del 2004).
Come lo faccio? Tramite lo strumento Revisioni, correggo quelli che sono errori e aggiusto la sintassi quando riscontro delle problematiche.
Riformulo frasi? Sì, se è necessario. Ma lo faccio tramite commento, mostrando il problema e concordando una soluzione che soddisfi sia il testo che chi l’ha scritto.
Taglio? Quando è necessario. Ma non c’è nulla da temere. Innanzitutto, niente sparisce dal romanzo senza che l’autore o l’autrice se ne accorga. Quello che faccio è barrare il testo e spiegare a lato il motivo per cui una frase risulta poco funzionale al racconto. E poi, come sempre, ne parliamo insieme.
Il mio obiettivo è sempre quello di far brillare i romanzi che mi affidate, lo scambio di pareri è continuo e non mi impongo mai. Semplicemente, cerco di far capire alla penna che ha scritto la storia perché un taglio o una correzione può giovare al romanzo.
Strutturo i giri di editing in modo diverso, a seconda delle esigenze del testo e dell’autore o dell’autrice:
Posso fare il primo giro di editing su tutto il romanzo e poi inviarlo;
Posso mandare allo scrittore o alla scrittrice un tot di capitoli alla volta (solo per il microediting).
Successivamente al primo giro, ovvero dopo che l’autore o l’autrice mi restituisce il file con i suoi commenti e/o modifiche, procedo con il secondo: valuto i cambiamenti nel testo, sistemo ciò che rimane da guardare e lo restituisco di nuovo con le mie considerazioni.
Solitamente, per il micro editing impiego 2 o 3 giri, ma questo dipende ovviamente dalla mole di lavoro sul testo.
E una volta che ho concluso l’editing?
Allora dobbiamo passare alla correzione finale della bozza. Solitamente, gli autori e le autrici che lavorano con me lasciano che sia sempre io a effettuare questo ultimo step, in cui mi occupo di controllare i vari refusi, sistemare la punteggiatura, controllare le maiuscole e le minuscole e altre piccole parti formali del testo. Mi occupo anche di impaginare il romanzo.
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Questi sono in breve i vari passaggi che effettuo durante l’editing di un romanzo.
Ogni lavoro per me è stimolante e arricchente, così come ogni scambio che ho con gli autori con cui collaboro.
Sono consapevole che molti autori e molte autrici temono la “mano dell’editor”, ma quello che ci tengo a ricordarvi è che io lavoro con e per voi, cerco di entrare in empatia con i vostri personaggi e non stravolgo il vostro testo. Non è questo il mio obiettivo.
LE VOSTRE DOMANDE
Approfitto di questo post per rispondere ad alcune delle domande che mi avete lasciato su Instagram:
Quanto costa una cartella editata da te?
Come avrete visto, sul mio sito non è presente un listino prezzi. Questo perché, come editor professionista, non ho una tariffa fissa a cartella. Prima di proporre un preventivo, ho la necessità di scoprire di più del vostro romanzo e di leggere qualcosa in anteprima. Ci sono romanzi che hanno bisogno di più tempo e lavoro, altri meno. Proporre una tariffa “alla cieca” comporterebbe non solo il rischio di farvi un preventivo troppo basso per quello che sarà il lavoro che andremo ad affrontare, ma anche troppo alto!
Se avete piacere di lavorare con me, vi prego di non avere alcun timore o paura di un giudizio. Scrivetemi e vi chiederò il materiale e le informazioni che mi servono per potervi fare un preventivo. E ricordatevi che possiamo sempre fare una call conoscitiva!
Di solito fai editing in diretta (io correggo e tu sei online insieme a me)?
Questa è una modalità di editing che non mi appartiene, e che sinceramente non conosco.
Fare questo tipo di editing su un romanzo rallenta molto il lavoro di un professionista e non mi permetterebbe di avere una visione chiara del testo su cui sto lavorando. Devo avere la libertà e la tranquillità di andare avanti e indietro tra i capitoli, fare ricerca e ragionare con calma sul testo e sui miglioramenti che vorrei suggerire di apportare, e questo diventerebbe molto complicato se dovesse essere fatto in diretta e in un tempo limitato. Ciò non toglie che con i miei autori sono costantemente in contatto.
Da cosa dipende la durata di un editing?
La durata di un editing dipende da diversi fattori. Il primo è la lunghezza del testo e subito a seguire la mole di lavoro di cui il manoscritto ha bisogno. Ci sono poi altri elementi come la velocità con cui l’autore o l’autrice valuta le varie correzioni e restituisce il file all’editor. Per l’editing di un romanzo possono volerci dai tre ai sei mesi, ma si può arrivare in casi estremi anche a un anno.
Se un agente letterario ti consiglia di sottoporre il romanzo a un* editor significa che il manoscritto ha bisogno di editing?
Sicuramente sì. Se un* scout o un* agente letterario, dopo aver letto l’inedito, ti consiglia di contattare un* editor è perché ritiene che all’interno del testo ci siano delle problematiche che vanno sistemate. In questo caso è bene contattare un* professionista e procedere con una scheda di valutazione, così da mettere in luce quelli che sono i difetti del manoscritto. Dopodiché, molto probabilmente bisognerà affrontare un editing del testo.
Un editor può far arrivare un inedito in casa editrice?
L’editor non è un agente letterario (a meno che non abbia le competenze per svolgere entrambe le mansioni). L’editor si occupa del testo, l’agente di proporlo. Questo non toglie che un* editor deve conoscere come funziona il mondo editoriale, avere familiarità con le case editrici e le varie collane, così da poterti suggerire a chi potresti eventualmente proporti, ma non è un intermediario tra l’autore o l’autrice e le CE.
Come si fa a non inciampare in truffatori? Qual è il prezzo più giusto?
Innanzitutto è importante informarsi. L’editor ha un sito web? Ci sono le informazioni sulla sua formazione (necessaria!) e per chi lavora? Ha la Partita Iva? Lavora o ha lavorato anche per case editrici? Quali contenuti propone sui suoi social? Guarda le referenze e leggi cosa hanno scritto gli autori e le autrici che hanno lavorato con lui/lei. Richiedi una call conoscitiva e fai tutte le domande che vuoi.
Attenzione a chi vi propone preventivi senza aver visto il testo, senza aver fatto domande e senza aver capito di cosa parla la vostra storia. Prestate attenzione anche alla cifra che vi chiedono. Un* editor è prima di tutto un* professionista, fare editing è il suo lavoro, e se vi chiedono 300€ per un editing di un romanzo di 300.000 caratteri c’è qualcosa che non va.
L’autore può fare editing da solo? Se sì, come? Cosa deve domandarsi? Su cosa deve lavorare?
No, un autore o un autrice non può mai fare un editing da solo.
Per lavorare su un testo serve una formazione e servono delle competenze specifiche; scrivere e editare sono due cose molto diverse, seppur entrambe entusiasmanti.
Anche un*editor, se dovesse pubblicare un romanzo dovrebbe rivolgersi a un* altr* professionista. Questo non perché non abbia le competenze per editare, ma perché chi scrive non potrà mai avere un occhio oggettivo sul suo scritto.
Anche se un autore o un autrice non può editare il proprio romanzo, ci sono sicuramente alcune cose che può iniziare a fare in autonomia.
Dopo aver lasciato correre un po’ di tempo dalla fine della stesura, rileggete il testo e controllate che non ci siano incoerenze, che tutti i cerchi vengano chiusi e che ogni frase del testo abbia senso. Durante la rilettura, controllate che tutto ciò che avete scritto sia funzionale al racconto: spesso, durante la stesura molti scrittori (soprattutto quelli alle prime armi) si lasciano andare all’infodump. Andate alla ricerca dei pleonasmi, assicuratevi di aver seguito sempre la consecutio temporum, togliete le virgole tra soggetto e verbo, controllate di non aver esagerato con gli avverbi in -mente.
Spero che questo articolo vi sia stato utile e che abbia risolto alcuni dei vostri dubbi, e soprattutto che vi abbia tolto la “paura dell’editor”.
Vi ricordo che, se vi piacerebbe lavorare con me al vostro romanzo, potete contattarmi qui dal sito oppure mandarmi una mail a editorfrancesca@gmail.com.
Non vedo l'ora di immergermi in una nuova storia!
Francesca






Grazie mille per questo articolo! È molto utile e chiaro!